ACCANTO ALLA FAMIGLIA DI GIULIA LAZZARI, NEL RISPETTO DEL LORO DOLORE

ACCANTO ALLA FAMIGLIA DI GIULIA LAZZARI, NEL RISPETTO DEL LORO DOLORE

Le hanno vandalizzato il luogo di sepoltura.A lei, Giulia Lazzari. Ennesima vittima di un femminicidio. Morta a 23 anni lo scorso ottobre per mano del marito. Che la strangolò fino a mandarla in coma. Morì dopo 10 giorni di agonia. Per cattiveria, per miseria umana, forse addirittura per vendetta. Le hanno strappato l’epigrafe sulla tomba, asportato i lumini e persino preso i fiori. Proprio a sfregio, per umiliarla e distruggerne il ricordo. Ma anche per qualcos’altro: per fare del male a tutta la famiglia già dilaniata dal dolore. Una cattiveria così non è comprensibile. Una cattiveria così fa male oltre alla famiglia di Giulia anche a noi. A noi tutti. Perché come si possa arrivare a volere così tanto male a qualcuno è un orrendo mistero. A te che hai compiuto questo atto va la nostra commiserazione, perché non ti consideriamo umano. Ma chiamarti “animale” sarebbe un’offesa per gli animali.E alla famiglia di Giulia il nostro più grande abbraccio. Nel rispetto del vostro dolore, vi siamo vicini.