A DOPPIO SENSO

Sul coronavirus sono impreparato e preoccupato come (quasi) tutti. MI sembra, però, che l’irruzione di questo “morbo” venuto da lontano, con le modalità un pò misteriose che accompagnano il suo viaggio, stia dando una mazzata all’occidentocentrismo con cui abbiamo a lungo vissuto il fenomeno che chiamiamo globalizzazione. Nel nostro inconscio giaceva l’idea che il mondo è globalizzato, sì, ma per noi. Noi possiamo viaggiare dove ci pare, mandare merci dove il mercato paga meglio, investire dove ci conviene. Ma che succeda il contrario non è previsto, almeno non nella stessa misura. Se gli “altri”, soprattutto quando non i soliti noti, vengono da noi… mmmmmm. Se gli altri investono da noi e comprano le nostre aziende…mmmmmmm. Ma la globalizzazione non è una strada a senso unico. È a doppio senso. Anche per i virus.