APPUNTI DI VIAGGIO IN TEMPO DI CORONAVIRUS. CONTROLLI? AL PORTO DI CAGLIARI, NESSUNO (2^ PARTE)
Finalmente dopo 15 ore di navigazione intravediamo terra. Ancora non ci capacitiamo del fatto che al porto di Civitavecchia non sia stato effettuato nessun controllo. A Cagliari sarà diverso, ci diciamo tra passeggeri. L’ordinanza di Solinas, il presidente della Regione, parla chiaro: controlli a manetta a tutti i passeggeri provenienti dai porti e dagli aeroporti di tutta Italia. Qui non si sfugge, prepariamoci dunque ad almeno un’oretta di fila. Sono le 10,30, annunciano che possiamo recarci nei garage. Dalla tv della sala d’aspetto abbiamo appreso dell’ottava vittima e dei nuovi casi positivi al test. Gli sguardi si fanno seri neanche la vista del mare di Madre Terra ci strappa un sorriso. La preoccupazione è palpabile. I controlli stavolta saranno certi e accurati. Com’è giusto che sia, visto il momento che stiamo vivendo. Gli uomini-arancioni cominciano a gesticolare come provetti vigili. Avanti le prime auto a sinistra, poi quelle di centro, infine quelle a destra.Arriva il nostro turno. Procediamo con cautela indirizzati dal nostro omino arancione. ‘Buona permanenza in Sardegna’, ci saluta con un marcato accento napoletano. Attraversiamo lo scivolo e finalmente tocchiamo il suolo sardo. Ancora 50 km e saremo a casa… Nada de nada. Niente. Mancu s’umbra.E l’ordinanza di Solinas?Fumo negli occhi. Carta straccia. Parole al vento.Fate voi.Quel che è certo è che sarei potuta arrivare da un punto qualsiasi della cosiddetta zona rossa …ma questo sembra non interessare nessuno.
