NELLA SCHIZOFRENICA ALTALENA TRA ALLARMISMO E “SANO REALISMO”, C’E LA DISUMANITA’ DI CHI RIPETE: “TANTO SONO ANZIANI”
TORNA ALLA MENTEUNO SPLENDIDO ROMANZO DI ADOLFO BIOY CASARES… Il quotidiano “Libero” con i suoi titoli così sensazionalistici ma totalmente opposti da un giorno all’altro, esprime bene la sbalorditiva ciclotimia dell’umore collettivo, che oscilla tra allarmismo condiviso e sano richiamo alla realtà. In questa altalena, un po’ italiana e un po’ fisiologica, c’è una corrente di pensiero, chiamiamola così, che richiama un dato: le vittime sono anziane o malate. La conseguenza logica di questo apparente realismo è chiara, anche se non espressa da chi evidenzia questo dato sull’età delle vittime: è evidente che senza una profilassi di massa avremmo una strage di anziani, i più esposti al Coronavirus. Un approccio disumano che ricorda un romanzo, non famoso in Italia, ma molto bello dello scrittore argentino Adolfo Bioy Casares, “Diario della guerra al maiale” che racconta la storia di un gruppo di ragazzi di Buenos Aires che decidono che chiunque abbia più di 50 anni è inutile alla società… Scrisse Octavio Paz: “Casares è sempre stato il maggior specialista nello scoprire l’irrealtà presente nelle nostre vite…”
