NON PARLATE DI MARIO MIELI ALLA LEGHISTA BORGONZONI

NON PARLATE DI MARIO MIELI ALLA LEGHISTA BORGONZONI

È stato presentato oggi alla stampa “Gli anni amari”, il film di Andrea Adriatico sulla figura di Mario Mieli, l’attivista omosessuale, oltre che scrittore e teatrante “en travesti”, che negli anni Settanta, anche con scelte trasgressive e provocatorie, seppe imprimere una svolta alla battaglia per i diritti di gay, lesbiche e transessuali. Mieli morì suicida a Milano, nel 1983, a soli trent’anni. Ci sarà modo di tornare diffusamente sul film, che debutta il 12 marzo, lo stesso giorno in cui morì Mieli, con I Wonder Pictures. Certo il momento è dei peggiori per uscire nelle sale italiane, in buona parte chiuse o esposte a severe limitazioni a causa del coronavirus. Tuttavia può essere utile dare uno sguardo al link che trovate qui sotto (purtroppo la giornalista scrive Paolo Mieli, giornalista, invece di Mario Mieli). La Lega, specie nella persona dell’allora sottosegretaria Lucia Borgonzoni, poi candidata alle regionali di pochi mesi fa, prese di petto il film di Adriatico, chiedendo sanzioni e ritiro dei finanziamenti da parte dell’Emilia-Romagna. Il tutto con il pretesto della “pedofilia”. Per fortuna, mi dicono, alla fine non se ne fece nulla, ma l’episodio rivela, mi pare, una certa tendenza liberticida, bigotta e moralistica di quel partito.