GLI ORTODOSSI DELL’INTOLLERANZA METROPOLITI SEPPELLISCONO A EBROS ALTIERO SPINELLI

GLI ORTODOSSI DELL’INTOLLERANZA METROPOLITI SEPPELLISCONO A EBROS ALTIERO SPINELLI

Il giorno del “Lunedì pulito”, giorno dell’inizio della Quaresima per gli ortodossi, i quattro metropoliti della zona di Ebros hanno visitato il posto di frontiera di Kastanies per portare “da soldati ai soldati” la loro solidarietà agli uomini dell’esercito, della polizia e dei vigili del fuoco greci che difendono i confini della patria.I quattro metropoliti nei loro messaggi di nazionalismo ed intolleranza non hanno speso una sola parola per la sofferenza dei profughi e degli immigrati, mentre il metropolita di Alexandropolis ha detto che hanno assistito alla sepoltura dell’Europa mischiando al suo… santo delirio Monnet, Schuman, Spinelli e Weil.I quattro metropoliti sono stati ricevuti dal comandate della XV Divisione della Fanteria Motorizzata vicegenerale Ilaridis, che li ha ringraziati per la loro presenza.“Siamo venuti qui oggi per esprimere i nostri auguri e portare il nostro sostegno al nostro Esercito, alla Polizia, ai Vigili del fuoco, ai sindaci e anche al popolo per la loro lotta sostenuta in questi giorni e i loro sforzi per preservare i confini della nostra patria. Abbiamo trovato alto il loro spirito, sono di buon umore e ora abbiamo calma e questo è piacevole”, ha detto il metropolita di Xanthis Panteleimon,“Come greci fino ad oggi abbiamo mostrato in tutto il mondo la nostra tradizionale ospitalità. Come cristiani ortodossi abbiamo mostrato la nostra spiritualità. Però le dimensioni del nostro paese sono molto piccole per accogliere tutta questa immoralità europea. Sfortunatamente nelle acque del fiume Ebros annega, con la tolleranza di qualche paese europeo, la visione di Jean Monnet, di Rupert Schumann, di Altiero Spinelli e di Simon Weil. Con i metropoliti di zona siamo andati a celebrare la sepoltura della nostra comune visione europea e dell’acquis europeo”, ha detto ai giornalisti il metropolita di Alexandropolis Anthimos tornando nel suo quartiere generale dalla ispezione delle sue truppe al confine con la Turchia.Nel frattempo di fronte al posto di confine di Kastanies si era piazzato un gruppo di volontari della Croce Rossa Greca “per offrire se necessario aiuto di primo soccorso agli uomini dei corpi di sicurezza”.In Grecia nel 2018 c’erano in funzione 9.792 chiese e chiese di monasteri, senza contare le migliaia di quelle chiuse.Noi contribuenti paghiamo gli stipendi a 9.928 preti, che sono funzionari pubblici, a fronte di solo 8.071 medici del Sistema Sanitario Nazionale e dei Centri di Salute pubblica, e a solo 7.187 docenti e assistenti universitari. Sono i dati di qualche anno fa, del 2015, non di secoli fa.Tra la giustizia divina e quella umana i preti vincono perlomeno uno a tre, visto che i giudici sono solo 2.827, meno di un terzo dei preti.Intanto la Grecia nel 2018 aveva la più alta percentuale di preti in riferimento alla sua popolazione, con 87,7 preti per ogni 100 mila abitanti, l’Italia seguiva con 82,8, la Romania con 80,1, la Polonia con 71,1 e il Belgio con 64,1.