LA RIVOLTA NELLE CARCERI E QUELLA SENSAZIONE DELL’ESSERE IN GABBIA

LA RIVOLTA NELLE CARCERI E QUELLA SENSAZIONE DELL’ESSERE IN GABBIA

La rivolta scoppiata stamattina al carcere di San Vittore fa pensare molto. Quel penitenziario, proprio al terzo raggio dove deflagravano l’incendio e le proteste terribili (“Non siamo bestie”), è uno di quelli dove si lavora di più e meglio in Italia. Il direttore Giacinto Siciliano ce la mette tutta per spiegare cosa sta succedendo ai detenuti, per mantenere il senso salvifico di “comunità” – ma non è facile, e i volontari lo sanno bene.Pensiamo a come è pesante il nostro disagio, di trovarci d’improvviso “chiusi” in Lombardia. E a come dev’essere quello di chi sta chiuso in una corsia d’ospedale – al lavoro o da malato.Pensiamo ora – così come test, senza giudizio – a chi da anni vive (giustamente, ma duramente) chiuso in una cella.Questa sensazione di sentirsi in gabbia, eccola qui.improvvisamente più “familiare”.