CERCASI SONORA PERNACCHIA PER PAUL SCHRADER

Leggo su Facebook, grazie a Michele Conforti, un ampio e informato articolo di Federico Pontiggia per “il Fatto Quotidiano” a proposito dei set bloccati in tutto il mondo e dei film rinviati a data da destinarsi, incluso il nuovo di Nanni Moretti. In conclusione si parla del 73enne Paul Schrader, sceneggiatore e cineasta americano, che s’è visto stoppare sul set “The Card Counter” per il contagio da coronavirus di un attore. Il regista di “Hardcore” e “American Gigolo” non ha digerito, scrive Pontiggia, sicché se l’è presa con “i produttori conigli”, e ha sentenziato: “Sono vecchio e asmatico, quale modo migliore di morire se non sul lavoro?”. Senza nulla togliere al talento cupo, asprigno e iconoclasta di Schrader, uno che non a caso girò “Mishima” sullo scrittore giapponese suicida, direi che l’intera troupe del suo film dovrebbe mandarlo a quel paese con una sonora pernacchia, e anche qualcosa di più.