R&S DELLA NUOVA TECNOLOGIA 5G SONO GIA’ AVVIATE NEL NOSTRO PAESE.

R&S DELLA NUOVA TECNOLOGIA 5G SONO GIA’ AVVIATE NEL NOSTRO PAESE.

Dunque Xi Jiping domani arriva a Roma. Incontrera’ il PdR Mattarella – che lo ha invitato ad effettuare la visita di Stato nel nostro paese – poi il PdC Conte. Xi Jiping in un articolo pubblicato su Corriere della sera, scritto di suo pugno, spiega i motivi della sua visita rimarcando l’antica amicizia che lega Cina e Italia ed elenca i campi nei quali la cooperazione tra i due Stati può ancora crescere. Ricorda le sue precedenti visite nel nostro Paese; nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’ unita’ d’ Italia, nel 2016 quando tornò in visita facendo scalo in Sardegna.Questi ricordi di Xi Jiping sono importanti sopratutto per le date. Nel 1970 Cina e Italia instaurarono le prime relazioni diplomatiche e nel 2020 si celebreranno i 50 anni. Cinquant’anni di collaborazione che si sono ulteriormente rafforzati nel corso delle altre due recenti visite quelle, appunto, del 2011 e del 2016 – quest’ultima in Sardegna. Perché importanti? Perché furono l’inizio e la concretizzazione delle sperimentazioni delle nuove tecnologie 5G . E che i cinesi gia’ oggi costruiscano nel nostro paese la rete 5G è un dato di fatto assodato. A L’ Aquila un colosso cinese – lo ZTE – sta impiantando la rete 5G. Nel settembre del 2018 l’ asta 5G aveva raggiunto i sei miliardi piu’ del doppio di quanto previsto dagli operatori di mercato – 2,5 miliardi. Allora il neo Governo gialloverde esultò per gli introiti che lo Stato si stava assicurando. Lo stesso vice Premier, Ministro del lavoro e dello Sviluppo Economico Di Maio, ebbe a dire – “Gli introiti andranno in nuove tecnologie”. Ma lo sviluppo della tecnologia 5G ha avuto altri importanti sostenitori nei Governi Renzi e Gentiloni. In particolare occorre segnalare la visita “di passaggio” – se cosi possiamo definirla – che Xi Jinping tenne nel settembre del 2016 in Sardegna dove incontrò informalmente l’allora PdC Matteo Renzi. Fu l’ occasione per dare la “benedizione” all’accordo sottoscritto nel marzo dello stesso anno dall’allora Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ad Hannover, con gli amministratori delegati della Huawei, progetto “Tessuto digitale metropolitano”. Un progetto – Joint Innovation Center (JIC), il laboratorio di innovazione Huawei/Crs4 – che vide il taglio del nastro nel dicembre dello stesso anno presso il polo tecnologico di Pula.L’allora Assessore alle attivita’ produttive – Raffaele Paci – disse – “L’accordo si pone in un quadro generale di attività che favorisce l’obiettivo di fare della Sardegna un luogo dove poter sperimentare gli impatti che le nuove tecnologie avranno nei prossimi 10-15 anni”. Un importante occasione per la Sardegna – come si lesse allora nel comunicato stampa della RAS – “Il JIC collaborerà con alcuni dei più importanti laboratori di Huawei sparsi nel mondo e acquisirà competenze sulle tecnologie di ultima generazione in ambito LTE e sullo sviluppo di nuove soluzioni, tra cui il 5G”.La nuova tecnologia cinese 5G pare sia l’argomento di punta degli USA contro la sottoscrizione da parte del nostro Paese dell’ accordo/memorandum con la Cina perché, dicono, mirerebbe alla tenuta della sicurezza dei paesi occidentali e l’ Italia non può sottoscriverlo. Preoccupazioni, come abbiamo visto, sono stare espresse dalle forze politiche all’opposizione del Governo gialloverde . In maniera incoerente, possiamo dire, tenuto conto del fatto che tutti i precedenti colloqui diplomatici che hanno consentito a L’ Aquila e alla Sardegna di fare da apri pista alle sperimentazione sono stati tessuti dai Governi Pd – Renzi e Gentiloni – e dai Presidenti delle Regioni interessate. In Sardegna attualmente nel settore R&S delle nuove tecnologie sono impegnati 40 lavoratori. Dunque Xi Jiping domani arriva a Roma. Incontrera’ il PdR Mattarella – che lo ha invitato ad effettuare la visita di Stato nel nostro paese – poi il PdC Conte. Xi Jiping in un articolo pubblicato su Corriere della sera, scritto di suo pugno, spiega i motivi della sua visita rimarcando l’antica amicizia che lega Cina e Italia ed elenca i campi nei quali la cooperazione tra i due Stati può ancora crescere. Ricorda le sue precedenti visite nel nostro Paese; nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’ unita’ d’ Italia, nel 2016 quando tornò in visita facendo scalo in Sardegna.Questi ricordi di Xi Jiping sono importanti sopratutto per le date. Nel 1970 Cina e Italia instaurarono le prime relazioni diplomatiche e nel 2020 si celebreranno i 50 anni. Cinquant’anni di collaborazione che si sono ulteriormente rafforzati nel corso delle altre due re.centi visite quelle, appunto, del 2011 e del 2016. ( In Sardegna ) Perché importanti? Perché furono l’inizio e la concretizzazione delle sperimentazioni delle nuove tecnologie 5G . E che i cinesi gia’ oggi costruiscano nel nostro paese la rete 5G è un dato di fatto assodato. A L’ Aquila un colosso cinese – lo ZTE – sta impiantando la rete 5G. Nel settembre del 2018 l’ asta 5G aveva raggiunto i sei miliardi piu’ del doppio di quanto previsto dagli operatori di mercato – 2,5 miliardi. Allora il neo Governo gialloverde esultò per gli introiti che lo Stato si stava assicurando. Lo stesso vice Premier, Ministro del lavoro e dello Sviluppo Economico Di Maio, ebbe a dire – “Gli introiti andranno in nuove tecnologie”. Ma lo sviluppo della tecnologia 5G ha avuto altri importanti sostenitori nei Governi Renzi e Gentiloni. In particolare occorre segnalare la visita “di passaggio” – se cosi possiamo definirla – che Xi Jinping tenne nel settembre del 2016 in Sardegna dove incontrò informalmente l’allora PdC Matteo Renzi. Fu l’ occasione per dare la “benedizione” all’accordo sottoscritto nel marzo dello stesso anno dall’allora Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ad Hannover, con gli amministratori delegati della Huawei, progetto “Tessuto digitale metropolitano”. Un progetto – Joint Innovation Center (JIC), il laboratorio di innovazione Huawei/Crs4 – che vide il taglio del nastro nel dicembre dello stesso anno presso il polo tecnologico di Pula.L’allora Assessore alle attivita’ produttive – Raffaele Paci – disse – “L’accordo si pone in un quadro generale di attività che favorisce l’obiettivo di fare della Sardegna un luogo dove poter sperimentare gli impatti che le nuove tecnologie avranno nei prossimi 10-15 anni”. Un importante occasione per la Sardegna – come si lesse allora nel comunicato stampa della RAS – “Il JIC collaborerà con alcuni dei più importanti laboratori di Huawei sparsi nel mondo e acquisirà competenze sulle tecnologie di ultima generazione in ambito LTE e sullo sviluppo di nuove soluzioni, tra cui il 5G”.La nuova tecnologia cinese 5G pare sia l’argomento di punta degli USA contro la sottoscrizione da parte del nostro Paese dell’ accordo/memorandum con la Cina perché, dicono, mirerebbe alla tenuta della sicurezza dei paesi occidentali e l’ Italia non può sottoscriverlo. Preoccupazioni, come abbiamo visto, sono stare espresse dalle forze politiche all’opposizione del Governo gialloverde . In maniera incoerente, possiamo dire, tenuto conto del fatto che tutti i precedenti colloqui diplomatici che hanno consentito a L’ Aquila e alla Sardegna di fare da apri pista alle sperimentazione sono stati tessuti dai Governi Pd – Renzi e Gentiloni – e dai Presidenti delle Regioni interessate. In Sardegna attualmente nel settore R&S delle nuove tecnologie sono impegnati 40 lavoratori.