TONINELLI E’ SALVO IN SENATO. E INVENTA LA TARGA PORTABILE

TONINELLI E’ SALVO IN SENATO. E INVENTA LA TARGA PORTABILE

E dopo Salvini si salva anche Toninelli.Sono state infatti respinte al Senato le due mozioni di sfiducia presentate da Forza Italia e dal Pd con 159 voti contrari su 102 a favore. Gli astenuti sono stati 19. Mozioni relative alla gestione del caso Tav da parte del ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Secondo i due primi firmatari, Bernini per i forzisti e Marcucci per i piddini, Toninelliavrebbe mentito a più riprese,con gli interlocutori di riferimento, Governo francese, Unione europea, Parlamento e italiani tutti sul Treno ad Alta Velocità fornendo un’analisi costi-benefici ‘palesemente infondata’ e ora oggetto di ‘aggiustamenti’ da parte del premier Conte. Con l’obiettivo preciso di bloccare le grandi opere. E’ bagarre in Aula.Le accuse arrivano dirette e a più riprese, compresa la richiesta di dimissioni. Sulle dimissioni concorda anche Gregorio De Falco, ex pentastellato ora senatore del Gruppo misto, non tanto per la Tav, sostiene, ma perché ‘sono venuti meno dignità e onore’. Il suo sì alla sfiducia è scontato “non ha dimostrato capacità”. Si accendono i toni, durante gli interventi,la presidente Casellati interviene più volte per ristabilire l’ordine: “Ci consenta di parlare sulle questioni importanti, è da ieri che ci tortura”, le risponde Marcucci all’ennesima richiesta di mantenere la calma. Alla fine dell’intervento il senatore dem consegna personalmente al ministro l’elenco delle 600 opere bloccate. “Ecco prendilo”, gli intima mentre gli sfugge la parola “cretino”. Non sono da meno i forzisti che accompagnano la richiesta di dimissioni con dei cartelli con su scritto: “Toninelli lo facciamo per te”. Assenti in Aula, i senatori della Lega.Quei banchi vuoti non sono passati inosservati. Un’assenza che conferma ancora una volta quanto siano distanti le posizioni sulla Tav tra gli alleati di governo, invisa ai pentastellati, più che gradita ai leghisti. Un tira e molla estenuante, trito e ritrito. Toninelli dapprima ascolta,poi replica sostenendo di aver agito sempre in totale coerenza e trasparenza e che la ridiscussione della Tav è un dovere assunto dal Contratto di governo e in Parlamento.Poi annuncia l’arrivo della “targa portabile”, un’innovazione assoluta, sostiene, che farà risparmiare tempo e denari ai cittadini quando si cambia auto