IL TERREMOTO DIMENTICATO

IL TERREMOTO DIMENTICATO

A quasi un anno di distanza dal primo anniversario del sisma che colpì alcune zone dell’isola d’Ischia, Casamicciola Terme e Lacco Ameno, tutti i sindaci dei sei comuni dell’isola, hanno sottoscritto una missiva indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, invitandolo a venire in zona, per farsi personalmente testimone delle innumerevoli difficoltà che ancora oggi si vivono nelle zone colpite da quella terribile sera del 21 Agosto 2017, quando una scossa di soli 4 gradi della scala Richter ma molto superficiale, quindi, molto distruttiva e fortemente avvertita, ha provocato due vittime, feriti, crolli, danneggiato oltre mille edifici tra cui alcune scuole e l’ospedale, più di 2000 sfollati, molti dei quali ancora oggi ospitati in strutture alberghiere.Dopo una prima fase di emergenza gestita ottimamente dalla Protezione Civile, dopo la giusta dichiarazione di stato di emergenza, che tra l’altro è prossima alla scadenza., dal governo, in questi 11 mesi trascorsi, non è arrivata più nessuna risposta in merito alla ricostruzione.Eppure non sono mancate le visite ufficiali e non, da parte di noti esponenti politici:” Siamo qui per aiutarvi”, disse il presidente Sergio Mattarella che visitò la zona appena una settimana dopo, il 29 Agosto; ad Ottobre arrivò Silvio Berlusconi, anche lui con casco di sicurezza giallo e folto gruppo di seguaci a visitare la zona rossa, a stringere mani e far promesse. In Primavera, durante le sue vacanze Pasquali sull’isola arrivò persino il futuro vice premier, Matteo Salvini: “Più potere ai sindaci e meno burocrazia” disse, visitando i luoghi colpiti. “ Le difficoltà sono di carattere burocratico, sostenne, e promise di far partire la ricostruzione il prima possibile, impegnandosi in prima persona. In molti sull’isola gli credettero , infatti alle scorse elezioni la Lega raccolse sull’isola ben 1474 voti alla Camera e 1387 al Senato, cosa non di poco conto in questa zona.Nonostante tutto, i sindaci e tutti gli abitanti dell’isola sostengono, a ragione, che questo sia un terremoto dimenticato e l’invito al presidente del consiglio infatti, vuole essere un modo per tenere desta l’attenzione specialmente dopo l’esclusione dell’isola dal decreto terremoto che si è discusso una settimana fa alla Camera. Non sono previsti fondi per il terremoto di Ischia, nel decreto sono menzionate tutte le zone colpite da sisma antecedenti al 2016, Ischia no, i fondi non basterebbero per tutti, la domanda allora è: “Perché non ripartire equamente quelli che ci sono?” Se ne quindi deve dedurre che per qualche motivo Ischia non è considerata allo stesso livello degli altri? Se così fosse, una tale decisione rischierebbe di generare una inaccettabile ulteriore divisione nel paese.Intanto i cittadini aspettano, continuando a pagare bollette, mutui e tasse sui fabbricati inagibili.