VIAGGIO IN TURCHIA. IN MOTOCICLETTA DUE

VIAGGIO IN TURCHIA. IN MOTOCICLETTA  DUE

Mah, la pioggia non aiuta…. Domani entro in Turchia e speriamo vada meglio, ma ora sono a Alessandropoli e piove. Alla reception del mio hotellino sicuro, l’Hotel Clio di Agia Paraschevi, ho ritrovato la sfiorita bionda dell’anno scorso, contenta di rivedermi. “How are you?”. Non aveva il modellino di motocicletta con cui l’avevo vista gingillarsi allora e spero abbia superato quel momento di noia che mi aveva espresso con un civettuolo “always here….no dream…”. Bice la Vice va bene e conto che non mi faccia rimpiangere l’adorata e fedele Poderosa. Ha solo un leggero trafilaggio di olio al radiatore. Beh, la Pody non aveva neanche quello, ma la nostra era una amicizia ventennale. Con la pioggia salta l’idea di farsi un bagno con all’orizzonte Samotracia, che per le nubi manco si vede. E non resta che pensare a un luogo di cena a breve raggio. Bah, se va avanti così tornerò ingrassato. Già ieri a Salonicco i cari amici Antonio e Tania mi hanno portato a mangiare in una taverna di pesce in riva al mare e fra cozze col riso, seppie, polpo, calamari, pescetti vari e condimenti avrò preso almeno un chilo.La strada fino ad ora non mi ha donato sorprese degne di nota. O forse sono io che ancora non ho fatto presa sullo spirito del viaggio. Ho incrociato un motociclista solitario tedesco così solitario che nemmeno salutava. Amen. Poi un motociclista italiano con una Yamaha Teneré, in tenuta da battaglia visto che dietro portava due ruote di scorta. Ma eravamo in corsa e la possibile conoscenza è passata via col lampo dei fari in segno di saluto. Vabbè, è appena l’inizio. Tempo al tempo….