CHE COVATA DI ATTORI IN QUEL FILM “BOOGIE NIGHTS”

CHE COVATA DI ATTORI IN QUEL FILM “BOOGIE NIGHTS”

Ho rivisto ieri sera a tarda ora “Boogie Nights”, il film che nel 1997 rivelò il talento di Paul Thomas Anderson, poi diventato regista di culto (sin troppo). All’epoca ne parlai molto positivamente su “l’Unità” e il tempo non mi ha fatto cambiare idea, anche se non ricordo bene che cosa scrissi precisamente. Ma una cosa di sicuro non ho scritto, perché risalta agli occhi solo oggi. Quel film sul mondo del porno, vagamente ispirato alla storia di John Holmes, un affresco vivido e affettuoso, con sprazzi di ferocia surreale, metteva insieme un gruppo di giovani attori e attrici che di lì a poco sarebbero entrati nel giro che conta, ciascuno con una propria caratteristica espressiva. Qualche nome? Mark Wahlberg, il protagonista, ovviamente; e poi Julianne Moore, John C. Reilly, Don Cheadle, Philip Seymour Hoffman, Aaron Eckhart, William H. Macy, Heather Graham, Nicole Ari Parker, la vera pornostar Nina Hartley, Luis Guzmán, Ricky Jay, Alfred Molina, più i veterani ma dimenticati Philip Baker Hall, Robert Ridglely, e un grande Burt Reynolds con parrucchino. Temevo che Sky tagliasse l’ultima scena, la più famosa. Ricordate? Il pornodivo Dirk Diggler (appunto Wahlberg) prova le sue battute davanti allo specchio, dopo essere caduto e risalito in quel mondo senza scrupoli, assai survoltato e cocainomane; poi, alzandosi dalla sedia, apre la patta dei pantaloni e riversa sul pubblico il suo gigantesco “attrezzo” di lavoro a riposo, immagino finto date le proporzioni. Invece no, per fortuna è rimasta.