CIVILTÀ VUOLE ANCHE DIRE NON USARE LE PELLICCE
Ho acquistato una giacca in goretex, invece che in piuma d’oca. Ho potuto scegliere e ho scelto il sintetico invece che il dolore di una creatura vivente. E sono felicissimo perchè funziona molto bene contro il freddo. Questa informazione, di cui a buon diritto potreste tranquillamente fregarvene, mi serve però anche per aggiungere una riflessione. Tra le tante cose che rendono un paese e un popolo meno civili, più cafoni, oltre le mafie, le politiche ad uso personale, la mancanza di merito, la pochezza di cultura, soprattutto se sei in Italia, l’intolleranza, l’odio, e tanto altro ancora, c’è sicuramente l’uso delle pellicce. E certamente non solo perchè per me il lusso è, e sarà sempre, sinonimo di cafonaggine. Non sarà mai vero, infatti, che una presunta nobiltà, soprattutto d’animo, sia data da quanti soldi puoi ostentare. Io poi sono cresciuto e sto in Prati, anche se nato alla Garbatella, un quartiere che nel tempo si è invecchiato molto, oltre che imbruttito. E’pieno di anziani-bene, che portano in giro la loro rabbia, figlia forse di paure, di fragilità, non so, pur essendo spesso dei privilegiati, se non altro rispetto a tanti altri costretti a rubare al supermercato per sopravvivere. Prego solo di non ritrovarmi così da vecchio,cioè, detto tra noi, tra poco. Roba che certi quotidiani, certi giornali, sembrano vivere soprattutto perchè forse acquistati solo in Prati. Comunque io ho visto e imparato anche da certi contadini anziani della toscana , dove stavo girando un film, cosa sia la vera signorilità. …Ma insomma, non è più accettabile l’immagine di una foto su un giornale, di una persona importante che potrebbe valere come modello comportamentale, che mostra la pelliccia come un fatto normale e non becero, e non cafone appunto, il passeggio di donne (soprattutto), ma anche di uomini, che portano sulle spalle la pelle di animali magnifici, allevati per essere ammazzati barbaramente per la vanità di certe signore “bene”…Che poi, mi scuso per la cattiveria che non è cosa mia, ma quando ce vo’ ce vo’, ieri ne è passata una che assomigliava tanto a un serbatoio, se penso agli ermellini che sono morti per lei , oltretutto inutilmente… Oggi io potrei avere addosso qualche cuoio di scarpa o di cintura che mi fu regalata, e poi parlo così nonostante a mia madre piacessero le pellicce. Ma lei viveva in un’altra epoca, anche se oggi la criticherei aspramente. Credo però in generale che sia passato un po’ di tempo dalla preistoria in cui eravamo costretti a vestirci di pelli. Io invece, dal canto mio, ho fatto il mio percorso che mi ha portato ad una consapevolezza nuova, ad una verità assolutamente indiscutibile, non sottoponibile nemmeno al più democratico confronto, perchè giusta, e che io mi ripeto come un mantra: sarà sempre più civile quel mondo che non dovrà più ammazzare nessuno per alimentarsi, per ricercare cure in modo fallace, e soprattutto per vestirsi, di quello che continuerà a farlo
