LA MATRICE NEO FASCISTA SULL’ATTENTATO DI BOLOGNA E’ COSA CERTA

A proposito di negazionismo, fake news e gente che dovrebbe andare a nascondere la testa sotto la sabbia, segnalo la vergognosa uscita della deputata di fratelli d’Italia Paola Frassinetti: «I giudici a Bologna sono sempre stati prigionieri di logiche idelogiche-giudiziarie con lo scopo non di ricercare la verità ma di riuscire, a tutti i costi, ad arrivare alla conclusione che la matrice fosse nera per ragione di Stato. I veri colpevoli non sono stati ancora condannati”. Intanto, i “giudici di Bologna” in realtà sono quattro corti diverse; cioè due diverse corti di primo e secondo grado di due diversi processi, entrambi giunti a condanne degli imputati, tutti neofascisti; ma soprattutto non erano “giudici di Bologna” i magistrati della Cassazione che hanno confermato e reso definitive entrambe le sentenze; inoltre la Cassazione ha confermato anche le condanne per il tentato depistaggio da parte di Gelli e altri, tutti di estrema destra. Se c’è qualcosa di ancora insoluto della strage di Bologna non è certo la sua matrice neofascista: semmai sono il ruolo e le coperture di alcuni settori dei servizi segreti, anche loro di simpatie neofasciste e sodali (o mandanti?) nella strategia della tensione. Tutte le ipotesi su presunte “piste estere” sono state smentite dalle indagini. L’onorevole Frassinetti o non ne sa nulla o è semplicemente una bugiarda che per difendere i neri – area a cui appartiene – nega la verità storica accertata.